PARLIAMO DI ALIMENTAZIONE
In attesa della serata che verrà organizzata in merito alla nuova gestione della mensa del nostro Asilo vi propongo qualche piccolo spunto di riflessione sull'argomento....
LASCIATE CHE IL VOSTRO CIBO SIA LA VOSTRA MEDICINA...Così Ippocrate , il padre della Meidcina desciveva il suo pensiero sul rapporto tra ciò che mangiamo e la salute. Mai come adesso, il saggio Ippocrate troverebbe fedelissimi seguaci!!
Se pensiamo poi, ai messaggi dell'ultima esposizione universale, tra i tanti io ricordo quello della Corea...
SEI CIO' CHE MANGI!Ma tutta questa attenzione rischia di creare, a volte, paure e falsi miti...dimenticando che l'educazione all'alimentazione corretta vale molto di più che un'attenzione spasmodica in una determinata età della vita.
Soprattutto non deve passare il messaggio che il cibo sia qualcosa di cui avere paura...creando così un mostro che può mettere in crisi in età delicate della vita.
Comincerei allora dall'inizio, cioè dallo svezzamento. Vorrei condividere qualche curiosità e forse anche qalche novità, con fondamenti scientifici sicuri, per poter magari essere argomento di una futura conversazione.
La prima qestione è: quel'è il rischio di sviluppare allergie durante l'introduzione degl'alimenti . E' esperienza comune che ci sia molta disomogeneità nella modalità di svezzamento: dall'introduzione senza regole di qualsiasi alimento in qualsiasi momento (oggi chiamato autosvezzamento) al rigido e forse un pochino antiquato calendario d'introduzione che tende a posticipare l'assunzione di alcuni alimenti anche dopo i 2-3 anni per evitare un aumentato rischio allergico. Qui la prima curiosità. Alcuni esponenti della Società Italiana di Gastroenterologia , Epatologia e nutrizione Pediatrica e la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, in un recente studio multicentrico europeo ( Belgio, Germania, Italia,Polonia e Spagna) sottolineano che non esistono evidenze scientifiche che possano giustificare la ritardata introduzione degl'alimenti solidi al fine di prevenire le malattie allergiche. Esiste infatti, secondo gli esperti, una finestra critica di maggior tolleranza agl'alimenti tra 4 e 6 mesi di vita. In questa fase,la scelta del momento in cui iniziare lo svezzamento dievnta regolata anche dalla maturazione neurologica e dall'interesse del bambino (acquisizione delle tappe di sviluppo...quindi capacità di assumere una comoda posizone seduta, sviluppo del senso del gusto...).
Inoltre lo stesso documento evidenzia come il latte materno si confermi nutrizionalmente adeguato fino ai 6 mesi di vita nella maggior paret dei casi ma, talvolta, si rende necessaria l'introduzione dei cibi solidi ad integrazione delle necessità nutrizionali in questa fase di crescita.
Inoltre, cosa ancora più interessante, si legge che proprio l'introduzione degl'alimenti solidi concomitante all'assunzione del latte materno, può favorire l'acquisizione della tolleranza alimentare, riducendo l'insorgenza di allergie.
In conclusione quindi, le società scientifiche indicano come età corretta per l'introduzione dei cibi solidi quella tra 4-6 mesi, sottolineando che non esistono evidenze che possano giustificare una ritardata introduzione dei cibi al fine di prevenirne l'allergia. L'allattamento al seno fino ai 6 mesi di vita mantiene un ruolo fondamentale e non esclude la contemporanea introduzione dello svezzamento, che anzi risulta avvenire in modo ancora più sicuro nei bambini allattati dalla mamma.
Il prossimo appuntamento sarà dedicato allo svezzamento nei confronti del rischio di malattie metaboliche ( debite mellito, celiachia, rischio cardiovascolare..)
A presto
Dott.ssa Claudia Codazzi
(tratto da Area Pediatrica, rivista ufficiale della Società Italiana di Pediatria)